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Vivicittà all'estero: una storia importante e le prospettive future

La prima tappa internazionale fu New York nel 1986, da allora decine le città in cui Vivicittà è stata messaggera di pace e speranza

 

Poco tempo dopo essersi affermata in Italia Vivicittà, nata nel 1984, è sbarcata oltre confine, con gare organizzate direttamente dall’Uisp o da associazioni partner che ne condividevano i valori. La prima città ad ospitare Vivicittà fuori dall’Italia è stata New York, nel 1986 e nel tempo si sono unite diverse città, protagoniste di momenti storici molto importanti, come la Berlino riunificata del 1990 o, nel 1996, una Sarajevo che usciva da un lungo assedio bellico. Luoghi simbolo di Vivicittà sono stati – in ordine sparso - Baghdad, Beirut, Gaza, Gerusalemme, Korogocho e molti altri, dove Vivicittà è stata messaggera di pace e speranza fino al 2019, prima che il Covid e le contingenze geopolitiche impedissero di fatto l’organizzazione dell’evento.

Vivicittà è però anche un modello, una buona pratica, che in 40 anni di vita ha gemmato in molti Paesi europei, grazie alle collaborazioni che l’Uisp porta avanti. E’ questa la storia degli appuntamenti di Vivicittà in Francia, organizzati dalla FSGT e diventati ormai un classico della primavera transalpina, o dei Vivicittà in Giappone, che quest’anno si svolgeranno a fine aprile a Osaka e Yokohama.

Dal 2022 Vivicttà fa parte anche parte dello European Mile – l’evento nato sotto la campagna Now We Move dell’Isca.

La novità del 2024 è l’allargamento di questa rete a nuove realtà associative che condividono i valori dell’Uisp e con cui costruire un percorso che si realizzerà nel 2025 con l’ingresso di nuove città nella data ufficiale di Vivicittà. Si realizzeranno quindi tra aprile e maggio due edizioni extra di Vivicittà: una realizzata a Suceava, al confine tra Romania e Ucraina, dove l’Uisp si era recata già poco dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nel 2022 e una nella città di Wroclaw, in Polonia.

A Suceava l’organizzazione “Sport per tutti Suceava” realizzerà una corsa outodoor che coinvolgerà sia le scuole che i ragazzi e le ragazze rifugiati ucraini che si trovano sul posto, mentre a Wracaw la “V4Sport” allestirà una corsa pilota che coinvolgerà rappresentanti di municipalità e associazioni da diverse città polacche che a loro volta organizzeranno Vivicittà nel 2025. (Layla Mousa)

Nella foto: Vivicittà 2002 a Sarajevo

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